A Quiet Passion
In questo articolo mi vorrei soffermare su di un film che è in questo momento nelle sale cinematografiche italiane.
La pellicola in questione è: A Quiet Passion che racconta la vita della poetessa americana Emily Dickinson.
Non starò a scrivere qui la biografia della Dickinson, per questo c’è già Wikipedia
E’ raro che il cinema si occupi di poesia, sappiamo benissimo quanto sia di difficile divulgazione, difficoltà che insorgono anche a livello di comprensione alle volte, tuttavia non mi volevo fare scappare l’occasione di dare una mia personale lettura al film di Terence Davis.
Bisogna dire che il film è molto lento e non si sprizza di felicità guardandolo. I dialoghi, possono sembrare eccessivamente prolissi sono molto ricercati e forbiti, quindi alla lunga può essere stancante per spettatori poco inclini ai film biografici.
Gli attori sono tutti all’altezza per un film non semplice come questo, una speciale menzione alla protagonista Cynthia Nixon anche per la somiglianza fisica con la Dickinson.
I 3 momenti per me più significativi del film :
1. La situazione della donna
Di certo le donne nell’America puritana dell’800 non avevano grandi libertà.
Libertà che si traduce in possibilità di scegliere sulla propria vita.
Prendiamo ad esempio l’inizio del film dove la giovane Emily è in collegio e l’educatrice nel discorso di fine semestre divide la classe in due: le ragazze che vogliono essere salvate da Dio e quelle che sperano di essere salvate.
Per fortuna passi da gigante in materia in duecento anni ne sono stati fatti, ma questa prima parte del film, in una ricostruzione storica perfetta, fa davvero capire cosa significava essere donna a quel tempo.
Altre situazioni inerenti alla poca emancipazione femminile vengono alla luce nel proseguo del film, è davvero incredibile confutare che fossero proprio le donne stesse a criticare ed additare chi di loro non si conformava allo status di moglie cristiana e devota.
Per un cambio di tendenza, almeno a livello giuridico, le donne statunitensi dovranno aspettare fino al 1920, quasi un secolo dopo i fatti raccontati in A Quiet Passion.
2. L’incoerenza di Emily
Certamente con il passare degli anni un essere umano muta le sue opinioni.
Vuoi per saggezza acquisita col tempo, oppure per i cambi storico sociali che si susseguono durante l’esistenza di una presona.
Non sta a me certo dare un giudizio, ma la giovane Emily ragazza, la paladina non credente, la giovane donna che non si sentiva in colpa di essere peccatrice, quella che si rifiutava di inginocchiarsi per pregare davanti al reverendo, muta in una donna matura che si indigna per una scappatella del fratello con un altra donna sposata.
Io lo trovo poco coerente con “il vestito” che Emily si era cucita addosso per tutto il film, il vestito della quieta ribellione, dell’ateismo intransigente, del non conformismo.
3. La depressione della madre di Emily
La madre di Emily, giunta nella sua ultima parte della vita si lascia andare ad alcune considerazioni che mi hanno davvero fatto riflettere sul senso della vita.
In una scena del film la donna fa una resoconto degli anni passati: “la mia vita è trascorsa come in un sogno, come se non ne avessi mai fatto parte”.
Dopo avere assolto il suo compito di educare i suoi tre bambini, con questi già grandi e indipendenti la sua missione si era conclusa.
La matrona aveva realizzato di aver passato una vita insignificante al completo servizio del marito e dei figli. Non aveva vissuto a pieno la sua esistenza, era rimasta sempre buona, nell’angolino a fare la brava moglie e madre cristiana.
Ritengo che per certi versi molte persone anche oggi rimangano nell’ombra delle proprie vite, tra le fessure della loro routine giornaliera, non creando nessun tipo di valore perchè pensano di aver fatto il loro compitino.
Quanti talenti sprecati, quanto valore non espresso.
Conclusioni:
In conclusione un film non facile da seguire per la sua complessità, per la nostra mancanza di conoscenza del periodo storico in cui è collocato, tuttavia un lavoro che presenta molti spunti di riflessione sulla vita di una delle più grandi menti poetiche di sempre.
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